Progetti


Progetti Scolastici

Primo anno
Stöckli, Un Microcosmo
Il lavoro del primo semestre è stato incentrato sulla progettazione di un piccolo oggetto situato a Riva San Vitale, un paese in forte relazione sia con il lago che con la valle del mendrisiotto.
Lo scopo del lavoro era ragionare sulle dinamiche interne di uno spazio cosi piccolo e prezioso. Rapporti antropometrici, delicate dinamiche spaziali sono state costanti durante il progetto. Il lavoro è poi proseguito con un focus sul tema costruttivo. Il tema del semestre è stato il laterizio, in particolare la doppia muratura, accostata alla copertura piana in calcestruzzo.
Il progetto si articola in uno spazio principale più grande, il soggiorno, che gode della vista sul fiume Riale e sul giardino. Il blocco secondario, piu contenuto, ospita cucina e bagno. Quest'ultimo è stato poi approfondito costruttivamente.


Secondo anno
Abitazioni Plurifamiliari
Il progetto si è articolato durante un tempo di sei mesi. In questi sei mesi siamo stati seguiti settimanalmente dal docente di riferimento, con il quale abbiamo sviluppato il progetto.
La prima parte del semestre è stata dedicata al masterplan, la pianificazione della riconversione del quartiere doganale di Chiasso.
Abbiamo proposto l'inserimento di un parco sulla superficie della dogana. Questo parco ha l'ambizione di unire due parti della città fino ad ora nettamente separate.
Il masterplan ha determinato l'inserimento di un asse stradale principale, sul quale si affacciano gli edifici da noi successivamente progettati.
L'edificio che ho progettato si affaccia al piano terra con, sul lato della strada alcune attività commerciali, mentre sul lato prospicente al parco alcune maisonettes.
Ho previsto l'accesso alle maisonettes tramite una corte interna con delle zone verdi e pavimentate.
Sul lato nord dell'edificio, secondo un asse che coinvolge tutti gli edifici sovrastanti è posizionato l'ingresso del complesso.
Dall'accogliente e luminoso spazio di ingresso al piano terra si viene accompagnati verso il vano scale. Quest'ultimo collega cinque appartamenti per piano, per un totale di sette piani, Gli appartamenti hanno dimensioni che spaziano dal monolocale fino al quattro locali e mezzo. Il vano scale è caratterizzato da diverse colorazioni delle superfici in beton, Ogni colore identifica il piano, e di conseguenza le abitazioni.
Gli appartamenti sono pensati in modo analogo l'uno all'altro: un generoso spazio di ingresso dove poter posare cappotto e scarpe, si prosegue poi secondo una diagonalità spaziale verso lo spazio esterno, che proietta lo sguardo sulla città. Gli spazi esterni si adattano in base all'appartamento in cui sono inseriti. Negli appartamenti piu grandi è stato portato avanti il tema della fluidità spaziale, ho infatti posizionato un elemento, un perno, nello spazio attorno al quale poter girare. Questo perno può essere un nucleo dei servizi o una lama portante.
Il tetto, sia delle maisonettes, che del volume principale, è caratterizzato da uno spazio minerale, accostato ad uno spazio verde, che a seconda dell'esigenza di chi vi abita può prevedere diversi utilizzi. Io ho ipotizzato ad esempio un orto collettivo.
Le sezioni sono state fatte in modo che venga enunciato il rapporto tra gli spazi, che siano essi i piani delle maisontettes, i vari appartamenti, o il rapporto tra il volume principale e la corte interna.
L'espressione nei prospetti è caratterizzata da uno zoccolo e un corpo. Lo zoccolo o attacco a terra, è realizzato in calcestruzzo, come elemento grezzo e pesante, con un forte carattere pubblico, soprattutto per quanto riguarda i prospetti Nord, Ovest e Sud. Il corpo dell'edificio è realizzato in mattoni, posati con diverse profondità per animare e dare dinamicità al prospetto.
Infine le immagini atmosferiche permettono una comprensione delle materialicità della corte e di uno degli appartamenti piu grandi.


Terzo anno
Rifugio per l'architetto
Nel terzo anno di università lo studente viene chiamato a confrontarsi con la progettazione di un piccolo oggetto, un rifugio per un architetto. L'architetto in questione sarà proprio il docente di riferimento.
L'oggetto viene posizionato nello stesso parco in cui si è lavorato al primo anno, il parco Stöckli di Riva San Vitale.
L'edificio è composto da tre spazi: soggiorno, servizi e camera da letto.
La genesi del progetto si concepisce da una muratura in pietra a L, ribaltata, al cui interno una "scatola" in legno viene adagiata. Gli spazi prima citati suddividono questa scatola.
Il progetto ha innegabilmente un forte carattere introspettivo, accentuato dalla creazione di un giardino privato all'interno di questo luogo in cui la natura ancora vince sul costruito. La volumetria richiama molto un mondo di architettura organica, quasi Wrightiano, oltre che a richiami formali all'architettura di Franco Ponti, piuttosto che Tita Carloni, entrambi spunti di riflessione durante il semestre.